Il Bombino Nero è un vitigno coltivato unicamente nell’areale alle pendici del Castel del Monte e i migliori vini rosati che ne derivano possono vantare il riconoscimento nazionale dell’omonima DOCG “Castel del Monte Bombino Nero”.
Non adatto alla vinificazione in rosso, a causa dell’elevata acidità del suo succo e della sua sottile buccia nonché per la frequente presenza, all’interno dei grappoli maturi, di alcuni chicchi verdi dalla scarsa concentrazione zuccherina, il Bombino Nero è invece l’uvaggio ideale per la vinificazione in rosato.
Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Castel del Monte Bombino Nero”, da disciplinare, deve essere ottenuto da uve di Bombino Nero per almeno il 90%.
Possono concorrere alla produzione di detto vino, da sole o congiuntamente e nella misura massima del 10%, anche le uve di altri vitigni a bacca nera non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Puglia per la zona di produzione omogenea “Murgia Centrale”.01
La zona di produzione delle uve atte alla produzione del vino a denominazione di origine controllata e garantita “Castel del Monte Bombino Nero” comprende il territorio comunale di Minervino Murge e in parte i territori comunali di Andria, Corato, Trani, Ruvo, Terlizzi, Bitonto, Palo del Colle e Toritto e tutta l’isola amministrativa D’Ameli del comune di Binetto.
Vitigno a bacca nera considerato autoctono in Puglia. Noto per la sua grande vigoria, produttività e resa in mosto, tanto da essere chiamato, anticamente, Buonvino. Le uve di Bombino Nero hanno acini grossi di forma sferoidale, dalla buccia spessa, di colore tendente al blu. La maturazione è tardiva e gli acini appena colti tendono a presentare alta acidità e bassi livelli di zucchero. È un cultivar molto indicato per le vinificazioni in rosato, a cui conferisce un sapore piacevolmente asciutto e rotondo.
I vigneti sono distribuiti in una fascia compresa tra i 300 e i 500 metri sul livello del mare, in un paesaggio prevalentemente arido, ricco di pietrosità e rocce aguzze, con terreni calcarei di scarsa profondità. Il clima è quasi mediterraneo, con estati calde e inverni miti, raramente nevosi.
Aspetti tecnici della vinificazione delle uve Bombino Nero
Oggi con le tecniche moderne di vinificazione che si basano principalmente sull’utilizzo di mezzi fisici è possibile ottenere un’esaltazione massima della sue qualità più caratteristiche. Pertanto, se a questo vino si attribuisce una grande rappresentatività territoriale, è proprio grazie a questa riscoperta e valorizzazione.
La caratterizzazione del vino deriva da una vinificazione in bianco che implica la separazione immediata della parte solida, la vinaccia, dalla parte liquida, il mosto. Questa separazione immediata consente di avere riflessi violacei e un colore rosa abbastanza o lievemente accennato.
Le caratteristiche organolettiche e olfattive del rosato a denominazione di origine controllata e garantita “Castel del Monte Bombino Nero”.
Dal punto di vista visivo, il grado e l’intensità del colore non sono tra le più compatte.
Dal punto di vista sensoriale, si riscontrano una maggiore sapidità e una maggiore freschezza rispetto agli altri rosati, in virtù delle peculiarità del territorio murgiano che ha un suolo prevalentemente calcareo. Profumi dominanti caratteristici sono quelli che ricordano la rosa. A volte sono presenti sentori agrumati, di frutti rossi come la fragola e il lampone nonché di melograno.
La Cantina di Ruvo di Puglia, produttrice dei vini Crifo, regala una versione particolarmente raffinata di Castel del Monte Bombino Nero DOCG nell’etichetta Augustale.