Quando si parla di vini rossi, come il Nero di Troia, il miglior vino rosso della Puglia, si parla spesso di tannicità, una caratteristica delle uve a bacca nera. Ma cosa sono esattamente i tannini? Si tratta di composti polifenolici, cioè di molecole presenti nei vegetali, in particolare in quelli legnosi.
Nell’uva a bacca nera, il tannino è una componente fondamentale, ed è presente sia nella buccia dell’acino, sia nei vinaccioli, sia nel raspo. Questi ultimi, però, in quanto amari e astringenti, sono i meno pregiati.
Tutte le caratteristiche del vino tannico
Al primo assaggio il vino tannico non viene immediatamente apprezzato perché la sensazione di tannicità in bocca è quella di secchezza, del palato asciutto, ed è spesso associato, seppure in modo errato, ad un gusto amaro. In realtà, invece, la tannicità è un vero e proprio pregio, perché migliora quelle che sono le caratteristiche organolettiche del vino.
Ma non solo, ne modifica anche il carattere. Il carattere a volte irruento del vino tannico, infatti, viene domato durante la vinificazione: per questo motivo la fase di maturazione del vino può durare da pochi mesi a diversi anni, in cisterne di acciaio o in botti di legno. Così, anche i vini che sembrano essere più aggressivi, con il passare del tempo diventano più morbidi ed assumono quel tono di eleganza.
Per i vini tannici è importante anche la scelta del vitigno perché, come spiegano i sommelier, “durante la vinificazione, dopo che le uve vengono diraspate e pressate, avviene la macerazione che contribuisce a estrarre il tannino dalle bucce, donando al vino corpo, complessità e pienezza gustativa”.Ed è proprio in seguito ad accurati processi di vinificazione in purezza che il Nero di Troia viene considerato sul mercato un prodotto di altissima qualità, oltre che di classe, con la sua etichetta dorata.
Parlando di colori, come non pensare a quel rosso rubino che caratterizza appunto il Nero di Troia. Anche questa sfumatura è dovuta ai tannini, che con il passare del tempo influenzano la tonalità del colore del vino. Così armoniosamente equilibrati per ricchezza ed espressione, inoltre, i tannini giocano un ruolo fondamentale per definire il carattere delle più note etichette a marchio Crifo prodotte dalla Cantina di Ruvo di Puglia, un carattere lungo e persistente, con quel sapore speziato e i suoi profumi avvolgenti di frutti rossi.
Gli abbinamenti dei vini tannici
Parlando di rosso di Puglia, in particolare di abbinamenti con il vino rosso, il Nero di Troia della linea Grifone – che fra gli altri riconoscimenti vanta per ogni annata punteggi altissimi secondo Luca Maroni – può essere perfettamente accostato alla carne grassa, a quella alla brace e al muschiska – la carne secca speziata tipica del nord barese.
Ancora, l’Augustale Castel del Monte Nero di Troia Riserva DOCG è considerato un fuoriclasse assoluto per le sue tre caratteristiche principali: tannino, acidità e suadenza della polpa dell’uva, che in un mix di mora e di spezie avvolgono il palato in modo armonioso, conquistandolo fin dal primo assaggio.