Sono 5 i vitigni autoctoni allevati e selezionati dalla Cantina di Ruvo di Puglia. Si tratta di alcune delle varietà più importanti di Puglia: le cultivar Nero di Troia, Bombino Bianco, Bombino Nero, Moscatello Selvatico, Pampanuto (o Verdeca).
Con questi vitigni pugliesi, coltivati a pochi chilometri da Castel del Monte, la Cantina di Ruvo di Puglia produce i vini delle sue etichette più rinomate, presentate nella gamma Crifo.
Scopriamo le caratteristiche di queste cultivar e le peculiarità dei vini realizzati dalle loro uve.
Il Nero di troia è il vitigno di punta della produzione Crifo: è il terzo vitigno autoctono pugliese, dopo Primitivo e Negramaro, per gli ettari coltivati, vanta origini che si perdono nella leggenda e regala un vino monovarietale tra i più aristocratici di Puglia.
È un vitigno autoctono da uva a bacca nera tipico dell’Alta Murgia e del foggiano e a seconda della zona di coltivazione assume caratteristiche differenti. I suoi acini sono di un colore rubino intenso, molto scuro. Se ne ricava un vino per intenditori, perfetto per l’invecchiamento, anche e soprattutto grazie alla naturale dotazione di polifenoli.
Nel secolo scorso ha vissuto un periodo di grande successo commerciale ed è stato esportato in bottiglia persino in Francia. Dopo un periodo passato nel dimenticatoio, il Nero di Troia è stato “riscoperto” dai viticoltori pugliesi ed ora è simbolo del territorio. Il vino presenta un colore rosso rubino intenso, un gusto finemente tannico, austero, speziato con profumi di more e liquirizia che si evolvono, col tempo, in note di china calissaia.
Il Bombino Bianco è un altro importante vitigno autoctono pugliese la cui uva è caratterizzata da bassa vigoria ma buona produttività.
Preferisce terreni secchi, leggeri, silicei o calcarei, posizionati in altitudine collinare e ben esposti al sole. A causa della notevole dimensione dei grappoli, il Bombino Bianco deve essere potato a media lunghezza per non far indebolire le piante.
Vinificato in purezza, produce un vino di colore giallo paglierino, dal profumo ricco e gradevole e dal sapore leggermente minerale con sentori di mandorle, anice e un accenno di albicocca e frutti tropicali.
Il Bombino Nero è il terzo vitigno autoctono presente nella selezione dei pugliesi allevati e vinificati dalla Cantina di Ruvo di Puglia.
Vitigno a bacca nera, è noto per la sua grande vigoria, produttività e resa in mosto, tanto da essere chiamato, anticamente, “Buonvino”. I suoi acini sono piuttosto grossi e di forma sferoidale, hanno una buccia spessa, di colore tendente al blu. La maturazione è tardiva e gli acini appena colti tendono a presentare alta acidità e bassi livelli di zucchero. È una cultivar molto indicata per le vinificazioni in rosato, a cui conferisce un sapore piacevolmente asciutto e rotondo.
Ha una maggiore sapidità e una maggiore freschezza rispetto agli altri rosati perché il suolo del territorio murgiano è prevalentemente calcareo. I suoi profumi dominanti ricordano la rosa, gli agrumi, i frutti rossi come la fragola e il lampone, e il melograno.
Il Moscatello Selvatico ha una vite a foglia medio piccola, orbicolare, tri o pentalobata, dal grappolo di medie dimensioni, di forma conico-cilindrica. L’acino è medio-grande, dalla buccia color verde brillante e di buona consistenza.
Si tratta di un’uva aromatica marcatamente dolce. Il vino che se ne ricava è di colore giallo paglierino, dal profumo fragrante e muschiato. Il sapore è fresco, delicato e tipicamente aromatico. Ha i sentori di arancia candita, camomilla, mela renetta e zucchero filato, “stesi” su un aromatico tappeto erbaceo. Al gusto ritornano gli agrumi e delicati fiori d’arancio. Ricca e fresca la scia fruttata nel finale.
Quinto vitigno della selezione Crifo è il Pampanuto, noto anche come Verdeca.
Anche questo vite si presenta con foglie di medie dimensioni, orbicolari. I grappoli appaiono anch’essi di dimensioni medie e di forma conica con acini di dimensioni medie, rotondi e con abbondante pruina sulla spessa buccia. Il colore è giallo tendente al verde.
La Verdeca spicca per le ottime rese in mosto, per la sua vigoria e per la buona produttività. È un vitigno forte, resistente a clima anche avverso e predilige i terreni ricchi di argilla. In particolare rende bene in collina tra i 200 e i 400 metri.
I vini ottenuti in purezza sono leggeri, neutri, con una decisa spalla acida. Colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Profumi di fiori di zagara, un accenno di salvia, melone bianco, albicocca, cardamomo e nocciola tostata. L’assaggio è pieno. Rispecchia l’olfatto e si conclude con una prolungata sensazione fresco-sapida.